Faetano design lab
bonus mobili
Per maggiori informazioni tutte le guide operative sono disponibili sul sito della Agenzia delle Entrate
RISTRUTTURAZIONI E BONUS MOBILI: PROROGATA PER IL 2018 L’AGEVOLAZIONE FISCALE
Fino al 31 dicembre 2018 si potrà continuare ad usufruire del bonus casa e del bonus mobili con la detrazione del 50%. Varia invece il contributo relativo all’ecobonus che scende dal 65% del 2017 al 50% per tutte le spese sostenute nel 2018.
La legge di Bilancio 2018 vede la conferma delle agevolazioni per chi effettua lavori in casa.La prima importante conferma riguarda quello che viene definito il bonus casa: ovvero la detrazione del 50%, per i lavori di ristrutturazione avviati a partire del 1° gennaio 2018. Anche il bonus mobili ha trovato conferma, mentre l’ecobonus, per le spese sostenute a favore del maggior efficientamento energetico delle abitazioni è stato rimodulato con una detrazione ‘ridotta’ al 50% contro il 65% valido sino al 2017. Tra le novità è inoltre stato inserito il ‘bonus verde’ dedicato alla cura dei giardini e dei terrazzi privati.
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Anche per il 2019 è stato prorogato l’incentivo!
Il Bonus Mobili 2019 è l’agevolazione fiscale dedicata a coloro che a partire dal 1 gennaio 2018 effettuano una ristrutturazione dell’immobile e che permette di potersi detrarre dalle tasse oltre alle spese sostenute per i lavori edili (bonus ristrutturazione) anche quelle sostenute per arredarlo, con mobili ed elettrodomestici. Per scoprire tutti i requisiti e come ottenerlo, leggi il nostro articolo (presente nel magazine)
È possibile detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018, con un tetto massimo di 96.000 euro, per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici condominiali. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Ricordiamo che quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, o della professione, la detrazione viene ridotta del 50%.
I pagamenti devono avvenire con bonifico bancario o postale da cui risulti bonifico bancario o postale da cui risulti fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
I lavori agevolati sono relativi alle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, o ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, e sulle loro pertinenze.Nei condomini è detraibile il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, e ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni. Oltre alle spese per i lavori, sono incentivate anche quelle per la progettazione, l’acquisto dei materiali, la gestione delle pratiche, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.
È possibile detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018, con un tetto massimo di 96.000 euro, per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici condominiali. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Ricordiamo che quando gli interventi di ristrutturazione sono realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, o della professione, la detrazione viene ridotta del 50%.
I pagamenti devono avvenire con bonifico bancario o postale da cui risulti bonifico bancario o postale da cui risulti fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
I lavori agevolati sono relativi alle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria, o ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, e sulle loro pertinenze.Nei condomini è detraibile il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, e ristrutturazione edilizia effettuati su tutte le parti comuni. Oltre alle spese per i lavori, sono incentivate anche quelle per la progettazione, l’acquisto dei materiali, la gestione delle pratiche, le perizie e gli oneri di urbanizzazione.
Chi ristruttura il proprio immobile può usufruire di una detrazione anche per arredarlo. Il Bonus Mobili riconosce una detrazione del 50%, con un tetto di 10mila euro per unità immobiliare, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La condizione per usufruire del Bonus Mobile è che i lavori inizino dopo il 1° gennaio 2017. Gli acquisti agevolati Per fare alcuni esempi, si possono acquistare con la detrazione fiscale cucine, letti, tavoli e sedie, mobili da bagno, lampade e anche mobili realizzati su misura. Non sono agevolabili gli acquisti di porte, pavimenti, tende, complementi d’arredo. Per avere diritto al Bonus Mobili è necessario che siano stati effettuati lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia sui singoli appartamenti.
Non danno diritto alla detrazione i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti, per esempio tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni…
Il primo intervento che ha rimodulato è relativo proprio all’ecobonus Comprende tutti gli interventi di efficientamento energetico con la condizione necessaria che si ottenga un effettivo risparmio energetico. La spesa che può essere portata in detrazione varia da 30.000 a 100.000 euro e il beneficio fiscale passa del 65% al 50% dal 1° gennaio 2018.
Inoltre ad effettuare i pagamenti con bonifico parlante è necessario disporre di un’asseverazione di un tecnico abilitato che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti. Un attestato di certificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
Questi ultimi due documenti dovranno essere trasmessi all’ENEA entro 90 giorni dalla fine lavori.
Il primo intervento che ha rimodulato è relativo proprio all’ecobonus Comprende tutti gli interventi di efficientamento energetico con la condizione necessaria che si ottenga un effettivo risparmio energetico. La spesa che può essere portata in detrazione varia da 30.000 a 100.000 euro e il beneficio fiscale passa del 65% al 50% dal 1° gennaio 2018.
Inoltre ad effettuare i pagamenti con bonifico parlante è necessario disporre di un’asseverazione di un tecnico abilitato che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti. Un attestato di certificazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
Questi ultimi due documenti dovranno essere trasmessi all’ENEA entro 90 giorni dalla fine lavori.
Dedicato a tutti gli amanti del verde, il bonus consente di detrarre il 36% fino ad una spesa massima di 5.000 euro per tutti i lavori di ripristino e manutenzione de verde privato: terrazzi o giardini.
Per maggiori informazioni tutte le guide operative sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it